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28 marzo 2024

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FESTA AL SANTUARIO DELLE GRAZIE DI JESI

La diocesi di Jesi si prepara alla festa di santa Maria delle Grazie che sarà celebrata domenica 7 aprile 2024 con le sante Messe al santuario al mattino alle 9,30, alle 10,30, alle 12 e nel pomeriggio alle 18 il vescovo mons. Gerardo Rocconi presiederà la Messa alla quale seguirà la processione lungo il corso Matteotti con l’immagine mariana, da secoli tanto venerata in città e in tutta la diocesi. Al ritorno della processione si esibirà la banda musicale “Giovanni Battista Pergolesi” di Jesi.

Nei tre giorni precedenti al santuario sono previsti incontri e momenti di preghiera comunitari guidati da padre Roberto Toni, priore provinciale dei padri Carmelitani. Giovedì 4 aprile alle 18,30 la recita del rosario, alle 18,50 la testimonianza vocazionale delle consacrate dell’Ordo Virginum della diocesi di Jesi e alle 19 la santa Messa. Venerdì 5 aprile alle 18,30 la recita del rosario, alle 18,50 la testimonianza vocazionale delle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo, alle 19 e alle 21,15 la santa Messa.

Sabato 6 aprile alle 15,30 la preghiera del rosario e la santa Messa con la partecipazione di anziani, malati e volontari dell’associazione Unitalsi; alle 18,30 la preghiera del rosario, alle 18,50 la testimonianza vocazionale delle sorelle Clarisse e alle 19 la santa Messa; alle 21 l’organista della basilica cattedrale di San Settimio proporrà un concerto organistico con musiche in onore della Madonna.

L’origine della devozione della città alla Madonna delle Grazie risale al 1456, anno in cui si diffuse la peste che causava tanti morti ogni giorno: il popolo pregava davanti ad un’edicola lungo Terra Vecchia, vicino alla chiesa di San Nicolò, e intorno vi costruì una cappella in ringraziamento per la fine della peste. La devozione alla Madonna della Misericordia o delle Grazie si diffuse velocemente a Jesi tanto che nel 1486 i padri carmelitani chiesero e ottennero dal Consiglio Generale della Città di stabilirsi a Jesi accanto alla cappella del 1456 della Madonna della Misericordia e poi iniziarono a costruire una chiesa più grande che chiesero di decorare ad Andrea di Bartolo che aveva già dipinto l’immagine della Vergine delle Grazie, che ancora oggi è nel santuario. (notizie tratte da “La Chiesa di Jesi” di Costantino Urieli, 1993).