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28 settembre 2023

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L’8 e il 9 ottobre, due giornate di esperienze e confronto
su comunità e sostenibilità.
Verso reti e percorsi di sviluppo territoriale e culturale

44a GIORNATA MONDIALE DEL TURISMO

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Quali comunità e quali proposte per il turismo sostenibile? Se ne è parlato la mattina di lunedì 9 ottobre al teatro Concordia di Cupramontana mentre il giorno precedente, domenica 8 ottobre, si sono svolte delle esperienze di accompagnamento turistico in musei, chiese, abbazie, paesi grazie a una collaborazione diffusa di associazioni, istituzioni, persone. Al Torrione di Mezzogiorno e alla chiesa di San Nicolò a Jesi i visitatori sono stati accolti dai volontari dell’associazione Templari Oggi APS che hanno tenuti aperti i due luoghi e hanno spiegato le caratteristiche storiche, architettoniche e culturali degli spazi. Erano aperti inoltre a Moie l’Abbazia Santa Maria con la visita guidata proposta da due volontari e dove si è fermato anche un gruppo di ciclisti, la casa parrocchiale di Monte Roberto con don Maurizio Fileni che, sulle pareti, ha scritto il vangelo di Marco in dialetto della Vallesina, il romanzo don Chisciotte, la Medea ed altro. Piccoli gruppi hanno apprezzato le altre proposte a Jesi, a Cupramontana, a Montecarotto, a Staffolo e a Monsano.

Il vescovo di Jesi, mons. Gerardo Rocconi, ha portato anche il saluto dei due vescovi che non hanno potuto prendere parte alla giornata, mons. Spina ricoverato in ospedale e mons. Massara impossibilitato per urgenti impegni sopraggiunti ed ha poi proposto l’ascolto del brano del Vangelo sull’ospitalità che Gesù riceve dalle due sorelle Marta e Maria dove ha messo in luce il valore dell’accoglienza delle relazioni rispetto all’accoglienza dell’efficienza.

Il sindaco di Cupramontana, Enrico Giampieri, ha preso parte ai lavori del 9 ottobre ed ha ringraziato quanti hanno reso possibile la 44° giornata mondiale del turismo a Cupramontana.

«Sono soddisfatto di questa bellissima iniziativa nata per sostenere il turismo, il territorio, i borghi, i parchi, le bellezze più nascoste, l’arte e la cultura. In una sola parola: il turismo sostenibile. Il Comune di Cupramontana, da sempre punta all’ecologia, all’eco-sostenibilità, al rispetto dell’ambiente. L’emergenza sanitaria e la recente pandemia ci hanno spinto a preoccuparci della qualità della vita e dello stato di salute, ad avere una maggiore consapevolezza sul mondo che lasceremo a chi verrà dopo di noi.

Un nuovo modello di turismo esperienziale che risponde alla domanda di una sempre maggiore interazione culturale verso luoghi visitati, valorizza le aree e i borghi rurali rendendo le imprese agricole, con la loro attività e i loro prodotti, protagoniste di un nuovo modello di sviluppo e di compartecipazione attiva alle dinamiche turistiche, attrattive e ricettive.

Hanno partecipato alla mattinata di confronto due classi dell’Istituto Cuppari Salvati di Jesi indirizzo Turismo e alcuni studenti e studentesse dell’Istituto Girolamo Varnelli indirizzo accoglienza turistica di Cingoli accompagnati da alcuni docenti.

Mons. Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo e delegato per la Cem per la pastorale del turismo, per motivi di salute non ha potuto prendere parte alla giornata ed ha affidato le sue riflessioni ed il suo saluto al vicario generale della diocesi, don Carlo Carbonetti. «Il primo passo verso la sostenibilità è la scelta di un alloggio semplice ed essenziale per ridurre l’impatto negativo sull’ambiente e per avere l’opportunità di vivere un’esperienza a contatto con la comunità locale» ha scritto mons. Spina, chiedendo poi di fare un secondo passo, il mettere al primo posto l’ambiente e le bellezze naturali e un terzo passo nell’adottare nuove abitudini e vivere esperienze autentiche educandosi alla sostenibilità con scelte eco-compatibili».

In rappresentanza dell’associazione dei comuni, l’Anci Marche, ha portato il saluto Oriano Mercanti, sindaco di Camerano, che ha sostituito il presidente Paolo Calcinaro e che ha ricordato la collaborazione con la Conferenza Episcopale per il turismo religioso, tra cui il cammino laureato da Loreto a Roma che lui ha seguito più volte. «Abbiamo talmente tante bellezze culturali e naturalistiche, spesso abbandonate, che dovremmo valorizzare di più» ha detto Mercanti che ha ricordato il 400° anniversario della nascita di Carlo Maratti (15 maggio 1625 a Camerano), il principale pittore del 1600, vissuto per lo più a Roma, di cui il comune di Camerano sta preparando le celebrazioni con il comune di Ancona e con il comune di Ascoli Piceno.

«Il turismo è ancora un prodotto che appartiene alla buona economia?» si è chiesto Simone Bozzato, professore associato di geografia e ricercatore all’Università Tor Vergata riportando poi le esperienze proposte dal Centro Turistico Giovanile, dei parchi culturali ecclesiali o dei modelli di albergo diffuso di comunità che dimostrano come il turismo sia un grande elemento di dialogo internazionale ed è buono se tiene conto del fattore sociale delle comunità.

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Nella sua introduzione ai lavori, Francesco Fioretti, responsabile della pastorale per il turismo, lo sport ed il tempo libero, ha ringraziato gli studenti presenti ed ha presentato il tema della giornata “Turismo sostenibilità comunità”. «L’esperienza turistica è una comunità accogliente verso il turista, è un’esperienza di ricerca di una storia, di una cultura e di una relazione – ha detto Fioretti - che riveste un ruolo fondamentale nel turismo e dove si cerca di trovare la sintesi tra tante idee, come nel processo sinodale della chiesa cattolica».

Ha partecipato al convegno il presidente nazionale del Centro Turistico Giovanile, Fabio Salandini, che ha evidenziato il valore del turismo sociale, che sia per tutti, di tutti, sostenibile e solidale, dove prevale l’essere rispetto all’apparire e che non porti conseguenze negative. Salandini ha fatto riferimento a papa Francesco sull’ecologia integrale e il dialogo tra le persone e il pianeta ed ha poi annunciato il progetto dell’associazione della rete delle Città ospitali che mette al centro i valori della responsabilità e del senso del limite, della fiducia, dell’amicizia e del cosmopolitismo.

Il direttore dei Musei Civici di Ascoli Piceno, prof. Stefano Papetti, ha inviato il suo contributo alla giornata con un video sul legame tra le opere d’arte sacra e i territori. «Il veloce restauro del santuario della Madonna dell’Ambro ha rappresentato una luce di speranza negli abitanti di Montefortino poiché ha riportato l’afflusso di pellegrini, movimento di persone e un indotto economico – ha detto il prof. Papetti – l’Ambro può essere preso ad esempio di come un luogo di culto possa essere considerato identitario per un intero territorio».

«Il terremoto nel 2016 c’è stato e ne subiamo ancora le conseguenze con 340 chiese terremotate nella diocesi di Camerino – ha detto Barbara Mastrocola, direttrice del Museo MARec, il Museo dell’Arte recuperata di San Severino Marche – ma aver collocato le opere d’arte nel palazzo vescovile ha permesso di vivere una grande rinascita, le opere sono state restaurate e sono in attesa di tornare nel loro luogo di origine». Dal 16 luglio 2022 il Deposito, che possiamo definire come il Museo invisibile, è diventato centro di formazione: dieci giovani restauratori dell’Istituto Centrale per il Restauro di Roma svolgono interventi su dipinti, sculture, arredi e altri tipi di oggetti provenienti dalle chiese danneggiate dal sisma del 2016. L’arcivescovo mons. Franco Massara dell’Arcidiocesi di Camerino – San Severino Marche ha creduto fortemente nel progetto del nuovo museo diocesano tanto che ha avviato collaborazioni con l’Accademia di Belle Arti di Macerata, Scuola di Restauro, con l’Università degli Studi di Camerino, Scuola di tecnologie innovative per i beni culturali, e con l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma, una delle massime autorità pubbliche italiane in fatto di restauro. Invitando a visitare le sale espositive, la direttrice Mastrocola ha spiegato che «al Museo le opere sono esposte non in ordine cronologico o tipologico, ma per luogo d’origine perché, prima di tutto, gli oggetti d’arte sono parte di un paesaggio collettivamente vissuto, prima di essere oggetto di competenze erudite, e vivono solo se attorno c’è una comunità attiva».

Rosa Piermattei, sindaco di San Severino Marche e presidente della commissione Anci Marche cultura e turismo, ha evidenziato la collaborazione tra l’associazione dei comuni delle Marche (Anci) e la Conferenza episcopale marchigiana (Cem). Il Comune ha attivato i Cammini della fede e della natura e l’ultimo progetto approvato è “Emozioni sensoriali fra le Valli del Musone e del Potenza”, il viaggio esperienziale tra natura, sport, arte, cultura ed enogastronomia frutto della sinergia e della collaborazione tra i Comuni di San Severino Marche di Cingoli, Treia e Apiro. «Il sisma ci ha fatto comprendere quanto è importante l’unione tra i sindaci, mentre il covid ci ha divisi – ha detto il sindaco Piermattei – ed ora cercheremo di allacciare sempre nuovi rapporti tra comunità vicine per il bene di tutti».

Salute in cammino per la cultura e gli itinerari della fede: ne ha parlato Giulio Lucidi, presidente regionale dell’Unione Sportiva Acli Marche che ha illustrato il progetto di contrasto alla sedentarietà.

Il Cammino dei Cappuccini è stato presentato da padre Sergio Lorenzini, un itinerario che passa per luoghi spopolati delle Marche, la regione dove è nata la famiglia dei Cappuccini, cinquecento anni fa. L’Ordine dei frati minori Cappuccini (OFM Cap) nasce ufficialmente il 3 luglio 1528 con la Bolla Religionis zelus di papa Clemente VII. Questo Cammino prevede 17 tappe per 400 chilometri in 25 comuni: è un circuito che si autoalimenta e restituisce valore al territorio, è diviso in due parti, da Fossombrone a Camerino e da Camerino ad Ascoli Piceno. «Prima di te molti frati hanno camminato su questi sentieri. Come figli di san Francesco anche loro si sono immersi nella bellezza e nella fatica della strada ricordando quello che il Santo di Assisi diceva spesso ai frati: “Noi siamo pellegrini e forestieri in questo mondo”. La strada allora diventa maestra di vita. Una metafora della vita»: si legge nel sito camminodeicappuccini.it che presenta il progetto e le modalità di partecipazione.

«Le Marche sono la regione che più hanno accolto san Francesco che, tra il 1208 e il 1219, vi è passato in sei viaggi che oggi sono sei itinerari tra i tanti conventi e monasteri francescani» ha spiegato padre Ferdinando Campana spiegando i cammini della Terra dei Fioretti che, per essere pienamente operativi ed essere patrimonio di tutta la Regione, hanno bisogno della collaborazione dei comuni, delle associazioni locali e della popolazione.

Don Giovanni Rossi, referente per la pastorale del turismo della diocesi di Jesi, ha desiderato ringraziare tutte le persone che si sono messe a disposizione per organizzare le due giornate, creando una rete di proposte, di idee e di relazioni che hanno portato a un variegato programma coordinato da Daniele Tassi. «Dall’evento di Ripatransone di un anno fa, abbiamo iniziato a sognare e preparare la giornata di Cupramontana – ha detto don Giovanni in chiusura dei lavori - ed ora possiamo solo dire grazie a quanti hanno creduto a questa proposta, soprattutto al comune di Cupramontana, agli enti e aziende che ci sono stati vicini in questo percorso e che ci auguriamo sia stato stimolante per nuovi progetti nel turismo sostenibile ed accogliente».

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La Giornata Mondiale del Turismo è stata istituita nel 1979 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite e la Conferenza Episcopale Marchigiana ha deciso di aderire con una proposta itinerante, ogni anno in una diocesi diversa. Promossa dalla Pastorale regionale dello sport, turismo e tempo libero, la Giornata del 2023 è organizzata con la collaborazione della Diocesi di Jesi, delle parrocchie di Cupramontana, del comune di Cupramontana, dell’associazione dei comuni Anci Marche, della sede di Cupramontana dell’Archeoclub e del Centro Turistico Giovanile di Jesi e la disponibilità di parrocchie, comuni e realtà culturali del territorio. Gli eventi si svolgono con il patrocinio e la compartecipazione del Consiglio regionale delle Marche e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana.

Lo scorso anno la manifestazione è stata ospitata dalla città di Ripatransone che aveva proposto, nella giornata del 24 ottobre, un cammino cittadino con visite guidate secondo un percorso diviso per tre ambiti, religioso, culturale ed economico.

Quest’anno la Commissione Regionale Pastorale Turismo, coordinata da Francesco Fioretti, ha scelto di organizzare la Giornata del Turismo a Cupramontana e nella Vallesina con due giornate, una esperienziale e una di confronto. Mons. Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo e delegato per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport invita ad avere «una sensibilità verso un turismo più giusto, più sostenibile e più integrato nella vita e nei territori dell’uomo poiché rappresenta un percorso da condividere e in cui sostenersi a vicenda affinché sia coltivata la Speranza che l’intero genere umano ricerca».

«Per queste due giornate abbiamo scelto di provare a coinvolgere le istituzioni, le scuole, le parrocchie, le associazioni e in tanti hanno dato la loro collaborazione dimostrando interesse nel collaborare a una proposta che cerca di unire economia e sostenibilità» dichiara Francesco Fioretti, impiegato da 33 anni in un’azienda turistica, da due anni è il coordinatore regionale della Commissione Regionale Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport, e da dieci anni è il referente per la diocesi di Fermo per questi ambiti.

«Quando i ritmi della vita quotidiana rischiano di distruggere il senso di appartenenza alla comunità e portano le persone a una corsa continua – aggiunge Fioretti – è importante trovare delle occasioni per aiutarci insieme a rifocalizzare lo sguardo su ciò che conta veramente. Le tante proposte della domenica con l’itinerario delle abbazie, le visite ai Musei e nei paesi, sono occasioni di scoperta di un territorio, della storia, della tradizione e della religiosità. Il convegno del lunedì prevede le relazioni di esperti e le esperienze di alcuni progetti regionali come “Museo MARec – Il museo dell’arte recuperata di San Severino Marche”, “La terra dei Fioretti - Cinque cammini tra Marche e Umbria”, “I comuni luoghi propulsivi di esperienze” e “Salute in cammino per la cultura e gli itinerari della fede”. L’incontro a Cupramontana prevede anche la visita guidata e il pranzo che valorizza le caratteristiche gastronomiche del territorio».

Cupramontana, con i suoi 4.367 abitanti, è pronta ad accogliere la Giornata del 9 ottobre che si svolge la settimana successiva alla 86° Sagra dell’Uva, la storica manifestazione del paese riconosciuta a livello nazionale con grandi artisti, carri allegorici, gara di pigiatura tra i comuni e che vede un flusso di circa trentamila persone.

L’arcivescovo Angelo Spina

Mons. Angelo Spina, arcivescovo di Ancona-Osimo e delegato per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport, si augura che ci si accorga che camminare insieme e contemplare porti alle persone spazi di vita e di libertà capaci di rafforzare le relazioni. L’idea di organizzare la giornata nella diocesi di Jesi è nata lo scorso anno, dopo gli eventi a Ripatransone, e si è subito avviato il percorso per predisporre il programma. Mons. Spina si è riferito all’ecologia integrale di cui parla spesso papa Francesco ed invita ad amare e custodire la creazione, con un impegno di tutti, politico e sociale, per proteggere la natura e avere a cuore la realtà umana. «Per vivere un turismo sostenibile dobbiamo avere l’intelligenza di ottimizzare i servizi, trovare dei nuovi stili di vita anche nel quotidiano – ha detto mons. Spina - perché insieme possiamo fare molto» (qui l’intervista).

Il parroco don Giovanni

«Ci stiamo organizzando per far gustare tutta la bellezza della storia di fede secolare di Cupramontana offrendo itinerari religiosi e artistici ed esperienze – sottolinea don Giovanni Rossi, parroco di Cupramontana e referente della diocesi di Jesi per la Pastorale del Turismo – e nella responsabilità di mantenere questo patrimonio che abbiamo ricevuto dalla generosità e della fede di tante persone del passato, sia dai sacerdoti, religiose, religiosi e laici che hanno proposto il cammino di fede e hanno saputo rispondere alle esigenze delle persone, della cura e dell’istruzione. La grande eredità del passato ci chiede di inventare nuovi modi per vivere la fede, per coinvolgere le famiglie e costruire insieme il presente con la compagnia del Signore sotto lo sguardo materno dalla Madonna della Colonna, molto venerata a Cupramontana. La parrocchia oggi cerca di far incontrare il Signore Gesù, per cui la scelta di fede è sempre meno un fatto sociale ma deriva sempre più da una scelta personale e familiare. Il servizio della catechesi si esprime in particolare nei tempi forti dell’Anno liturgico anche grazie a tutte le realtà associative tra cui gli Scout d’Europa. Inoltre per tutta la parrocchia nella novena dell’Immacolata negli ultimi anni stiamo invitando delle donne a commentare il Vangelo del giorno, per il mese della Pace a gennaio coinvolgiamo i bambini e i ragazzi e ci attiviamo con gesti concreti di traduzione della pace, per il Corpus Domini vediamo una grande partecipazione di persone che dispongono tappeti di fiori per la processione, oltre che alla preparazione e alla proposta di vita che nasce dai sacramenti dell’Eucarestia e della Cresima» (qui l’intervista).

Il sindaco Giampieri

«Siamo una comunità vitale capace di rispondere con generosità ed entusiasmo agli eventi – dichiara il sindaco Enrico Giampieri - Cupramontana gode di un panorama dai monti al mare, con una lunga storia e tradizione, spazi museali con accessibilità alle persone con disabilità e un associazionismo vivace che anima il territorio per tutto l’anno insieme all’amministrazione comunale. Il luogo che rappresenta la promozione turistica e l’enogastronomia è il Museo in Grotta, dove l’associazione “Cupramontana Accoglie” gestisce il flusso turistico e “La strada del gusto”, formata dalle cantine vitivinicole e da un birrificio artigianale, si occupa dell’enoteca e della parte degli eventi. Tra le manifestazioni che coinvolgono tutta la comunità, è da segnalare l’Infiorata che decora di petali più di 800 metri quadrati del paese in onore della solennità religiosa del Corpus Domini e che rende evidente la capacità di sentirsi parte della comunità, in un intreccio tra le generazioni che lavorano tutta la notte e i giorni precedenti per questo evento» (qui l’intervista).

Il programma

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Domenica 8 ottobre dalle 9 alle 23 si possono seguire itinerari ed esperienze alla scoperta della Vallesina sul tema: “Turismo, arte e cultura fonte di bellezza per l’uomo”. Si potranno visitare l’Abbazia di Sant’Elena a Serra San Quirico, l’Abbazia del Beato Angelo a Cupramontana, l’Abbazia di Santa Maria a Moie, l’Eremo dei Frati Bianchi a Cupramontana, le chiese di San Lorenzo e di San Leonardo a Cupramontana, il Museo diocesano di Jesi (ore 18 e ore 18 con passeggiate sonorizzate interattive ed esperienza di spettacolo storico culturale), il Torrione di Mezzogiorno a Jesi, la chiesa di San Nicolò a Jesi. Inoltre, nel comune di Montecarotto saranno aperti il teatro comunale, il Torrione dell’Orologio, la chiesa parrocchiale e la cripta della Santissima Annunziata ed il comune proporrà il percorso urbano “Le vie del tempo” alla scoperta degli orologi monumentali. A Monsano sarà possibile visitare la chiesa di Santa Maria degli Aroli, a Staffolo sono aperti quattro luoghi: la chiesa di San Francesco, la chiesa di San Francesco al Musone, la chiesa di Santa Maria della Castellaretta e il Museo Arte del Vino. A Monte Roberto sarà aperta la casa parrocchiale con il Vangelo di Marco scritto in dialetto locale sui muri. A Serra de’ Conti si potrà entrare nel Museo delle Arti Monastiche.

Il convegno del 9 ottobre si svolge dalle 9 alle 12,30 al teatro Concordia sul tema: “Turismo, sostenibilità e comunità”, a seguire visita guidata a Cupramontana. I lavori saranno introdotti da Francesco Fioretti, referente pastorale per il Turismo, Sport e Tempo Libero della Conferenza episcopale marchigiana e porteranno il loro saluto il vescovo di Jesi mons. Gerardo Rocconi, il sindaco di Cupramontana Enrico Giampieri e il presidente Anci Marche e sindaco di Fermo Paolo Calcinaro. Nella prima parte del convegno si alterneranno mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo e Delegato per la CEM per la pastorale del Turismo Sport e Tempo Libero, il professore associato di Geografia e ricercatore in Geografia culturale Simone Bozzato dell’Università Tor Vergata, il prof. Stefano Papetti direttore del Musei Civici di Ascoli Piceno e il dott. Fabio Salandini, presidente Nazionale Centro Turistico Giovanile (CTG APS), in qualità di moderatore. Nella seconda sessione saranno presentate le esperienze turistiche e culturali nel territorio marchigiano: il Museo MARec – Il museo dell’arte recuperata di San Severino Marche” a cura di mons. Francesco Massara arcivescovo della Diocesi di Camerino e San Severino Marche e vescovo di Fabriano Matelica; “La terra dei Fioretti - Cinque cammini tra Marche e Umbria” a cura di padre Ferdinando Campana; “I comuni luoghi propulsivi di esperienze” da parte di Rosa Piermattei, sindaco di San Severino Marche e Presidente della Commissione ANCI Marche Cultura e Turismo; “Salute in cammino per la cultura e gli itinerari della fede” con Giulio Lucidi, presidente regionale delle US Acli Marche.

La terza sessione è dedicata a un breve itinerario a Cupramontana nella Sala Consiliare e nelle chiese di San Leonardo e di San Lorenzo.

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

CTG Vallesina: lunedì, martedì e mercoledì dalle 9 alle 12. Tel. 0731 215917 - 331 9132009 – mail sporteturismo.marche@gmail.com

Nel canale YouTube di Voce della Vallesina sono disponibili le interviste a mons. Angelo Spina, al parroco e al sindaco di Cupramontana don Giovanni Rossi ed Enrico Giampieri.

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(foto: © Gianluca Garbuglia)