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7 novembre 2022

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Il diacono Giulio sarà sacerdote

Il diacono don Giulio Amici sarà ordinato sacerdote dal vescovo di Jesi mons. Gerardo Rocconi sabato 19 novembre alle 21,15 nella cattedrale di San Settimio a Jesi. La veglia di preghiera sarà venerdì 18 novembre alle 21,15 nella chiesa di Sant’Antonio di Padova a Santa Maria Nuova. Don Giulio celebrerà la sua prima messa domenica 20 novembre alle 10,15 nella chiesa di San Pietro Martire a Jesi.

Giulio è stato per due anni nell’unità parrocchiale di Moie, Maiolati Spontini e Scisciano, da ottobre 2018 a settembre 2020, per il suo tirocinio durante gli anni della formazione in Seminario. È stato ordinato diacono dal vescovo mons. Gerardo Rocconi il 26 marzo scorso nella chiesa Sant’Antonio di Padova a Santa Maria Nuova, nella cui parrocchia attualmente si trova.

 

Intervista a don Giulio

Giulio è nato a Jesi, dove è sempre vissuto, il 16 settembre 1993 da Sergio Amici e Paola Barchiesi. Ha frequentato le scuole elementari al Collodi e le medie al Lorenzini ed ha conseguito la maturità classica al liceo statale “Vittorio Emanuele II” di Jesi nel 2012.

La tua famiglia come ha vissuto la tua scelta e come ti sta accompagnando?

«All’inizio, come - credo - tutte le famiglie, hanno avuto dei dubbi sul percorso che avevo intrapreso. Avevano la paura che non fossi stato felice, facendo il prete. Avevano l’idea che la vita del prete fosse stata una vita non appagante per me (perché non appagante in generale). Ma poi hanno cambiato idea, cioè hanno iniziato a essere contenti per me quando si sono accorti che invece quello che facevo mi rendeva felice. È in quel momento, accorgendosi di questo, che hanno cambiato idea».

Quale è stato il momento decisivo che ha segnato l’ascolto della tua vocazione?

«Il momento decisivo per la mia vocazione è stato l’aver incontrato dei preti che mi hanno trasmesso la bellezza della vita del prete, di una vita donata per Cristo e per il Vangelo. Uno è stato padre Ilarino e l’altro padre Giansante. I preti che ho conosciuto più da vicino. Vedendo loro, mi sono detto: anche io, facendo quella vita, posso essere felice come lo sono loro! La chiamata del Signore è passata attraverso l’incontro con persone concrete».

Con quali sentimenti ti stai preparando a vivere la tua ordinazione sacerdotale?

«Mi sto preparando a vivere l’ordinazione stando con la gente e nella preghiera. Stando in mezzo alle persone e con il Signore. Sento che il Signore mi sta sostenendo, non mi fa mancare la sua grazia che trasforma il mio cuore, che mi fa maturare, crescere nelle relazioni con gli altri e nella relazione con Lui».