GIUBILEO 2025: LA CATTEDRALE “SAN SETTIMIO” DI JESI
Il parroco della Duomo, don Claudio Procicchiani,
presenta la Cattedrale come chiesa giubilare
Don Claudio, parroco della chiesa Cattedrale di Jesi, una delle chiese giubilari della Diocesi, presenta un itinerario storico e spirituale a partire dalla facciata e dal portone di bronzo, inaugurato nel 2004, dopo l’anno giubilare del 2000 e opera dall’artista Paolo Annibali. «È una porta che ci accoglie con grande profondità – spiega don Claudio – perché accoglie la storia di ognuno di noi, perché presenta lungo la cornice gli eventi della vita di Cristo e nella parte centrale è proposta la storia contemporanea della città di Jesi».
All’interno della Cattedrale, don Claudio si sofferma davanti ai leoni di marmo rosso, attualmente acquasantiere, ma che in origine sostenevano il nartece che introduceva all’interno della cattedrale.
Per questo anno giubilare è stata composta la croce giubilare, opera dell’artista Massimo Ippoliti.
«È una croce che parte da una croce di legno ideata per l’anno della Misericordia – ricorda don Claudio – e che l’artista, lavorando il bronzo, l’ha voluta far fiorire con un panneggio, incastonato da cinque gemme rosse che ricordano l’amore di Dio effuso su di noi. L’anno giubilare ci ricorda proprio che Dio prende in mano la nostra vita, a volte difficile e la inserisce dentro quella libertà dello Spirito che risolleva l’animo e ci dona quella speranza che il Giubileo ci invita ad avere».