SCUOLA DI TEOLOGIA

Bioetica

5 incontri il lunedì dalle 20.30 alle 22
a partire dal 18 marzo

a cura del dr. Vito Collamati

 

Nato il 27 maggio 1951 a San Marcello (AN), a 4 anni trasferito a Jesi con la famiglia, padre vigile urbano, madre casalinga, quinto di cinque figli, ha vissuto sempre nel quartiere e nella parrocchia “popolosa e popolare” di San Giuseppe, dove ha percorso tutti le tappe dell’azione Azione Cattolica Italiana.

Quegli anni erano attraversati nella società dal boom economico e nella Chiesa dal Concilio Ecumenico Vaticano II. Ha avuto alcuni sacerdoti che l’hanno accompagnato con passione in entrambi questi ambiti e la sua formazione “cattolica” è stata un suo distintivo serenamente ostentato.

Laureatosi in medicina all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma, ha anche frequentato e servito il Centro Nazionale dell’associazione nel ramo dei giovani e dei giovanissimi.

Inattesa, ma poi rivelatasi straordinaria e significativa, è stata la sua esperienza militare, come tenente medico del battaglione specializzato di sabotatori paracadutisti “Col Moschin” a Livorno.

Nel 1980 si è sposato con Elisabetta Bini, ed ha avuto tre figli, Agnese, Francesco e Giovanni.

Ha partecipato per conto della sua diocesi a diversi Convegni Nazionali della CEI e ad alcune delle Settimane Sociali. È stato presidente diocesano dell’Azione Cattolica per 8 anni, dal 1980 in poi.

Alla fine del percorso formativo, arrivato nel mondo degli adulti, gli è stato naturale passare all’impegno politico. Si è impegnato in momenti di formazione politica e poi ha assunto incarichi di rilievo a livello cittadino e provinciale della Democrazia Cristiana; è stato fra protagonisti del passaggio di questa a Partito Popolare.

Più volte presente sul settimanale diocesano con articoli di esplicazione e di inquadramento dei suoi impegni ecclesiali, nel 2000 ha anche contribuito al libro di Costantino Urieli su “Cattolici a Jesi, nella seconda metà del secolo XX”.

Appassionato sin dall’infanzia all’arte presepiale, nel 1987 è stato fra i promotori della Confraternita Jesina dei Mastri Presepai.

Ha voluto abitare con la famiglia in campagna per poter esercitare meglio l’ospitalità.

Con l’aiuto di alcuni amici nel 1989 ha dato vita a quello che oggi è un rigoglioso e variegato bosco di oltre un ettaro a 2.780 metri in linea d’aria dal Palazzo della Signoria di Jesi.

La sua specializzazione in Medicina del Lavoro l’ha portato a contatto con fabbriche e lavoratori, offrendogli opportunità di sensibilizzazione e servizio verso le problematiche oltre che della salute, anche del mondo dei mestieri e delle professioni.

Con il suo lavoro all’INAIL di Jesi e nella provincia di Ancona, per 38 anni è stato a contatto diretto con malati professionali ed infortunati.

Dopo l’evento di Chernobyl ha intrapreso un particolare approfondimento delle problematiche inerenti alle radiazioni nucleari e a quelle elettromagnetiche.

Con queste basi scientifiche e professionali ha lavorato in ambenti di lavoro rilevanti, industriali, sanitari, manifatturieri, agricoli, cooperativi, dei servizi e volontariali.

Al momento di andare in pensione ha voluto riassumere questa esperienza e questa cultura in un libro, “il fiore e la miniera”, indirizzato agli operatori della sicurezza dei lavoratori, ai cittadini e agli studenti, come contributo formativo per una coscienza di lavoro dignitoso, bello, sicuro e responsabile.

La sua vicinanza alla Cattolica e l’amicizia “familiare” di un suo assistente di lì, poi divenuto Cardinale, Mons. Elio Sgreccia, l’hanno indotto a sensibilizzarsi alle problematiche di una bioetica cristianamente ispirata.

Ormai entrato nel mondo degli “anziani” prova a rendersi utile nella comunità sia ecclesiale che sociale offrendosi come uno staffettista, pronto a passare il testimone dalle sue mani a quelle delle generazioni successive.

Jesi, novembre 2018

 

 

 

Dispense Videolezioni
  Per questa materia non ci sono video