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7 dicembre 2018

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Jesi: il 9 dicembre inaugurazione della Casa Crossroads,
dietro il centro pastorale di via Lotto

La Chiesa jesina sogna con i giovani

Negli ultimi due anni tanta grazia si è riversata nella nostra diocesi, tanti cammini vocazionali hanno preso forma, diventando sale per tutti noi. Tra questi ci siamo anche noi, Natalia e Marta.

La specificità dell’Ordo Virginum, che è la forma di consacrazione che il Signore ci ha riservato, è l’essere nel mondo l’immagine della Chiesa sposa, madre e sorella.

All’interno della diocesi siamo chiamate a dedicarci alla cura per tessere relazioni umane e fraterne, impegnandoci nell’aiuto vicendevole, nella edificazione della comunione, nel servizio sincero, concreto e disinteressato. Inoltre dobbiamo renderci sensibili e attente nel capire, consolare, farci carico delle sofferenze delle donne e degli uomini che incontriamo, accogliendo tutti come fratelli e sorelle. L’amore totale ed esclusivo per Cristo non ci deve distogliere dall’amore per il prossimo; proprio perché apparteniamo pienamente a Lui, desideriamo nutrire i suoi stessi sentimenti verso tutti. Questo è quello che la nostra vita deve dire con forza!

Dal giorno della nostra consacrazione ci siamo chieste quale fosse la via per mettere a frutto tutto questo; lo Sposo ha fatto sì che i nostri cammini si incrociassero, come pure i nostri sogni, quelli più grandi.

Prendersi cura dei giovani non è un compito facoltativo per la Chiesa, ma parte sostanziale della sua vocazione e della sua missione nella storia. I giovani poi, con la loro presenza e la loro parola, possono aiutarla a ringiovanirne il volto. Già nel dicembre del 1965, il Santo Padre, nel suo splendido messaggio ai giovani del Concilio Vaticano II, li invitava a cercare nuovi cammini, percorrerli con audacia e fiducia, tenendo fisso lo sguardo su Gesù e aprendosi allo Spirito Santo.

Con tutto questo nel cuore, ci siamo messe a disposizione della Chiesa per un progetto che coinvolgerà proprio i giovani della nostra Diocesi.

La motivazione che ci ha spinto ad iniziare questo tempo di condivisione delle nostre vite è il desiderio di creare un luogo aperto, una casa dove i giovani si possano sentire a casa e trovare persone sempre pronte ad ascoltarli e accoglierli, così come sono.

L’essere andate a vivere nella Casa Crossroads, dietro il centro pastorale di via Lorenzo Lotto, ha un significato profondo per noi: ci lega al passato della Diocesi, in quanto è un progetto che ha radici antiche, voluto da padre Oscar e dai membri della pastorale giovanile dell’epoca; ci lega al qui e ora e ci apre al domani.

Non è un progetto solo nostro, ma della Chiesa, per la Chiesa, con la Chiesa. Si è già creato un piccolo gruppo di preti e di giovani che hanno deciso di sognare in grande con noi, di fare, del nostro sogno, il loro sogno. Ma anche se siamo in molti, chiediamo l’aiuto di tutti, perché tutti possano prenderselo a cuore.

Chiunque venisse a trovarci in questo momento troverebbe ancora una casa non completamente sistemata, ma questo è un bene! Una casa già perfetta non ha bisogno di nessuno; una casa da sistemare, invece, spinge tutti a rimboccarsi le maniche e così facendo, sentire ogni angolo come fosse casa propria.

A questo punto vi chiederete: ma, concretamente, cosa si farà alla Crossroads?

• Il primo passo concreto che abbiamo deciso di percorrere è quello di rivolgerci ai giovani delle scuole superiori e più specificatamente alle classi terze e quarte. In accordo con gli insegnanti delle varie scuole, faremo vivere ai ragazzi una nuova esperienza formativa, una settimana di convivenza e di condivisione della Parola e di come questa trova risonanza nella quotidianità della loro vita. Una proposta di primo annuncio per tutti quei giovani un po’ lontani, verso i quali, noi come Chiesa, dobbiamo dirigerci. La prima settimana di condivisione verrà organizzata dal 10 al 16 febbraio 2019.

• Il secondo passo concreto è la proposta mensile di pregare insieme sullo stile ecumenico di Taizè, la seconda domenica di ogni mese dalle 19 alle 19,45. Già alcuni giovani si stanno ritrovando periodicamente per pregare il rosario.

• La posizione “strategica” che ha la Crossroads ci ha portato a pensare anche a un terzo passo concreto che è quello di una collaborazione con il Centro servizi Caritas affinché i giovani possano veder realizzata fattivamente la carità e l’amore di cui parla il Vangelo.

• Coppie di fidanzati e famiglie troveranno nella Casa Crossroads un’accoglienza speciale, per fine settimana di ritiro o incontri vari.

• Le porte della Casa Crossroads non saranno aperte, ma spalancate e il nostro sguardo si dirigerà molto lontano, anche nelle terre di missione, con le quali avremo un aggancio per invogliare i giovani a mettere la loro vita a servizio degli altri, proponendo loro delle esperienze estive all’estero. La giovinezza, infatti, si caratterizza come tempo privilegiato in cui la persona compie scelte che determinano la sua identità e il corso della sua esistenza.

• Saremo disponibili poi ad accogliere anche persone, prevalentemente giovani, che sono in ricerca o bisognosi di un’esperienza di spiritualità e di vita fraterna, previo discernimento personale del Vescovo o di coloro che ne saranno delegati.

• La Crossroads resterà la sede degli incontri periodici del cammino giovani della Pastorale Vocazionale (Fili Rossi), presente da cinque anni in Diocesi. D’accordo con l’equipe, saranno organizzati anche dei weekend vocazionali per tutti coloro che lo richiederanno.

Domenica 9 dicembre alle 21,15 vi aspettiamo all’inaugurazione della Casa Crossroads, durante la quale affideremo questo progetto diocesano alla Madonna di Loreto pregando attorno al “fuoco della venuta”. La vostra partecipazione sarà il segno visibile che la Chiesa di Jesi vuole prendere a cuore questo sogno comune. Non mancate e fatevi promotori presso le vostre comunità!

La Provvidenza che non ci abbandona mai, è uno dei nostri maggiori alleati.

Natalia e Marta

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