CONSIGLIO PASTORALE DIOCESANO

Statuto del Consiglio Pastorale Diocesano

Il Consiglio Pastorale Diocesano (CPD), costituito a norma dei canoni 511, 512, 513, 514 del Codice di Diritto Canonico, è uno strumento di partecipazione alla missione di salvezza della Chiesa in particolare:
a) è luogo di incontro di fedeli, soprattutto laici che, in piena comunione con la Chiesa, rappresentano tutta la porzione del popolo di Dio che costituisce la Diocesi, nelle diverse zone, nelle condizioni sociali, nelle professioni, nei diversi ruoli di apostolato (can. 512 §2 del C.D.C.);
b) è scuola che educa, vive e promuove la comunione ecclesiale (CEI, Comunione e comunità, introduzione al piano pastorale, 1981 n. 71/a);
c) è espressione concreta di unità nella pienezza dei doni dello Spirito, che valorizza le specificità di ognuno e alimenta la cultura della reciprocità e della partecipazione (CEI, Con il dono della carità dentro la storia: nota pastorale, 1996 n. 20);
d) è un momento di studio, di programmazione, di coordinamento e di verifica dell’azione pastorale della Diocesi (Christus Dominus, n. 27).

Art. 1 - Identità e compiti del Consiglio Pastorale Diocesano

Il CPD è composto da: chierici, membri di istituti di vita consacrata e laici. I membri del CPD, sotto la presidenza del Vescovo, collaborano nello studio dei problemi riguardanti l’attività pastorale della comunità diocesana e nel valutare e proporre conclusioni operative. In particolare, il CPD ha il compito di cooperare con il Vescovo nella preparazione del piano pastorale diocesano e nella verifica periodica; prende in esame problemi pastorali emergenti e/o urgenti e mantiene regolari collegamenti con i Consigli Pastorali Parrocchiali, Consigli di Unità Pastorale e con la Consulta.

Art. 2 - Composizione

La composizione del CPD è la seguente:

A - Membri per l'Ufficio ricoperto

- Il Vicario Generale
- Il Vicario per la pastorale
- I Direttori degli uffici pastorali fondamentali (catechesi, liturgia, caritas).
- Presidente Diocesano di Azione Cattolica

B - Membri eletti

- Un rappresentante del Collegio dei Consultori
- Un rappresentante del Consiglio Presbiterale
- Un rappresentante dei Diaconi Permanenti
- Un rappresentante dei Religiosi
- Un rappresentante delle Consacrate
- Un rappresentante di ogni Unità Pastorale (attualmente 9)
- Quattro laici eletti dalla Consulta delle aggregazioni laicali.
- Un rappresentante di ogni Ufficio o Commissione pastorale. Attualmente:
Commissioni: Catechesi ed Evangelizzazione, Liturgia, Caritas, Pastorale familiare, Pastorale Vocazionale (CDV), Pastorale scolastica, Pastorale Giovanile, Lavoro e problemi sociali, Pastorale Sanitaria;

Uffici: Ufficio Beni Culturali, Ufficio Scuola, Ufficio Missionario, Ufficio Comunicazioni Sociali, Ufficio Sport e tempo libero.

C - Membri cooptati dal Vescovo

- Un rappresentante degli stranieri
- Altri

Art. 3 - Elezione e durata

I membri del CPD sono designati per un quinquienni o, scaduto il quale essi possono essere rinominati o rieletti. Alla vacanza della sede vescovile, il CPD cessa, pur essendo consentito a chi svolge le funzioni di Ordinario ad interim, di convocare i membri del Consiglio per consultarsi con loro (cfr Sacra Congregazione per il Clero, circ. n. 11).
Eventuali dimissioni dal CPD debbono essere presentate per iscritto al Vescovo, al quale spetta accettarle. Il consigliere dimissionario, se eletto, sarà sostituito, dal primo dei non eletti. Il nuovo consigliere rimane in carica fino alla scadenza del Consiglio.

Art. 4 - Presidenza del Consiglio Pastorale Diocesano

Il CPD è presieduto dal Vescovo oppure, per sua delega, dal Vicario Generale a dal Vicario per la Pastorale.
Spetta al Vescovo convocare il CPD almeno tre volte l’anno e tutte le volte che lo ritiene opportuno. Il Vescovo convocherà il Consiglio anche su richiesta di un terzo dei membri.
Il Vescovo nomina un segretario.

Art. 5 - Le Commissioni

All’interno del CPD possono essere costituite commissioni temporanee per lo studio e l’approfondimento di problemi pastorali emergenti.

Art. 6 - Ordine del Giorno del CPD e Convocazione

Il Vescovo stabilisce l’Ordine del Giorno, tenendo conto anche delle proposte pervenute dai consiglieri.
Ogni consigliere può proporre al segretario argomenti per l’ordine del giorno. L’avviso di convocazione per le sedute, unitamente all’ordine del giorno, verrà inviato ai singoli consiglieri almeno 7 giorni prima della data della sessione, tranne i casi di urgenza. Potrà essere usata anche la posta elettronica.

Art. 7 - Doveri di presenza dei Consiglieri

I membri del CPD hanno il dovere di intervenire personalmente alle sedute, e non possono farsi rappresentare.
I consiglieri che risulteranno assenti per tre sessioni consecutive, senza darne comunicazione alla segreteria, decadono automaticamente dall’incarico.

Art. 8 - Regolamento del Consiglio pastorale Diocesano

Il funzionamento del CPD è determinato dal regolamento.

 

Consiglio Pastorale Diocesano

Regolamento del Consiglio Pastorale Diocesano